Anni fa eravamo in un bar della Stazione Termini a Roma in attesa di partire per Pignola in Basilicata per partecipare al festival blues. Questo anziano e distinto signore seduto accanto a noi scriveva qualcosa sui tovagliolini.
Ad un certo punto mi chiama e mi dice: “lei ha un sorriso bellissimo, io sono un poeta e siccome me lo ha donato io lo voglio contraccambiare con una poesia”.
Io e Fabrizio ci siamo commossi. Si chiama Osvaldo, come il padre di Fabrizio.
I segni sono sempre sulla nostra strada dobbiamo solo coglierli.
Regalare un sorriso non costa nulla ma in questo caso ci è stata data in cambio una preziosa poesia.
Angela Megassini
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@angelamegassini